La mia esperienza: il digiuno II

testata dell'articolo il digiuno
Immagine 3 - Digiuno

LA RIPRESA

Sono passati sette giorni dall’ultimo pasto così decido come da obiettivo di terminare la totale astensione da nutrimento solido.
Il mio peso è sceso di quasi 6 kg.
Avverto il piacere e il desiderio di mangiare, la vera fame che non è quella abitudinaria che abbiamo impostato come consuetudine giornaliera. Riprendere a nutrirsi è un’esperienza meravigliosa che io chiamo rinascita consapevole.

In questa ripresa ho appreso 2 obiettivi prioritari per me.
Il primo mangiare adagio e masticare, così mi permetto di ascoltare lo stomaco e il corpo nelle sue esigenze.
La seconda abbandonare la dipendenza dai dolci dopo mangiato.

Il digiuno ti dona una grande forza e fiducia interiore per quanto riguarda anche la paura di morire di fame di non farcela o di non poter saltare un pasto.
Se rimanete 7 giorni senza cibo, ma anche solo 2 giorni, sicuramente non vi spaventerà saltare un pasto o trascorrere una giornata senza cibo, soprattutto quando avvertiamo malessere fisico o abbiamo la febbre. Del resto il corpo naturalmente in queste situazioni fisiche/emozionali critiche diminuisce la richiesta di nutrimento proprio perché utilizza energia e torrente sanguigno per riequilibrare il sistema deficitario.

Anche Mosè assieme al maestro illuminato digiunò per 40 giorni e 40 notti per disporsi corpo e anima a ricevere la legge di Dio nei comandamenti”
(Es 34,28).

Quindi non spaventiamoci: qualche ora/giorno di digiuno si può sostenere senza alterare o allarmare il nostro stato di salute.

IL PRIMO MORSO

Martedì mattina prima colazione con un kiwi e un’arancia.
È stato inebriante e indimenticabile come il primo bacio.

Senti il dente appoggiarsi al kiwi, con i muscoli della mascella che dopo una settimana si risvegliano intorpiditi quasi disturbati e infastiditi da questo richiamo improvviso, come la sveglia che a tradimento suona alle 7 della domenica. È quasi un crampo ma il piacere del gusto va oltre. I denti penetrano nella polpa del kiwi sprigionando una sagra di profumi e sensazioni meravigliose. Un secondo di tempo, che io ho vissuto come una serie TV interminabile. E poi ancora riesci a percepire il succo del kiwi che scende l’esofago fino a sfumare nello stomaco. Come ho detto in precedenza il mio prossimo obiettivo è mangiare lentamente perché ho memorizzato la sequenza nutriente e vitale che arricchisce l’individuo nella sua forma più completa. Progressione virtuosa: dai un morso all’alimento, aspetta 2 secondi percepisci cosa hai tra i denti, nel frattempo il cibo diffonde i suoi aromi nel palato che i tuoi sensi assorbono e veicolano a tutto il sistema.

Ogni tanto se ti va ripeti la sequenza, a seconda del cibo mastica 7/8 volte, fermati e aspira come tu bevessi con la cannuccia. In questo modo ti nutri anche dei vari gusti e combinazioni, così piacere e sazietà risaltano più esplicitamente.

Invece un elemento di disturbo è stato lavarsi i denti per la prima volta dopo 8 giorni. Gengive e denti sembravano irritati dalle setole dello spazzolino, contaminati soffocati e avvolti da una specie di colla bavosa al gusto di menta, gridavano disperatamente AIUTO invocando l’intervento liberatorio dell’acqua.

DIGIUNO SETTIMANALE

Immagine 3 - Digiuno

Da 3 anni ogni settimana faccio 24 ore di digiuno, a volte mi appesantisce solo l’idea di farlo, altre ne sono felice.
Oramai è una pratica consuetudinaria della mia vita e mi giova molto nel recupero dell’apparato digerente. Anche dopo 24 ore ho la sensazione che il sistema stia elaborando una digestione come dopo un pranzo.
Nella giornata di astinenza a volte accade che mi senta affaticato, appesantito e addolorato, mentre altre volte sono carico e pieno di energia vitale e creativa. Il digiuno per me certamente rappresenta un opportunità per riposarmi qualche ora, autoregolarmi e rigenerarmi.

Leggevo un articolo che riportava le statistiche dei popoli più longevi. Sembra che una sana, equilibrata e vitale, non calorica, alimentazione sostenga la salute delle persone. I popoli che vivono più a lungo mangiano poco e si muovono (attività fisica) molto con il corpo.
Purtroppo la nostra società evoluta e tecnologica ci propone modelli compiacenti di consumo e di facile reperibilità, in cui la nota di riferimento è legata alle calorie del prodotto, mentre non si considera un indice di VITALITÀ del cibo!

Conclusioni

Ogni digiuno mi ha regalato aspetti, informazioni, intuizioni, emozioni, paure, memorie, dolori, criticità, stimoli, sensazioni, visualizzazioni, connessioni, comprensioni, aperture, contatti, soluzioni, possibilità, rimedi che difficilmente nella normalità avrei riconosciuto da solo.
Ma soprattutto ho acquisito gli insegnamenti fondamentali con le priorità da seguire per il mio massimo bene.
La cosa sbalorditiva è avvertire che i nuovi comportamenti sono ancorati alla mia memoria presente, così che li attuo facilmente e spontaneamente. Si è attivata una memoria corporea che esegue il nuovo insegnamento fuori dal vigile controllo volontario.

Insegnamenti

Dopo il penultimo digiuno ho smesso di mangiare pane, di cui sono ghiotto, durante i pasti, e dopo 2 anni ancora riesco a seguire l’insegnamento.
In quello precedente ho ricevuto indicazioni sul digiuno settimanale, tuttora ogni lunedì digiuno.
In altri ancora sul mio cuore affettivo, sul modo di respirare e ancora cambiamenti e consapevolezze che sostengono la mia buona qualità di vita.

Ora sono fiducioso per aver appreso come cibarmi con rispetto, consapevolezza e graziosità.

Concludo augurando a tutti un cambiamento positivo per uno sviluppo armonico e un benessere globale personale e di tutta l’umanità.

Grazie Grazie Grazie.